Pier Luigi Capucci
La scelta di chiamare questa mostra “Infoscapes” dipende dal fatto che una porzione sempre più ampia del panorama iconografico contemporaneo si basa sulla (audio)visualizzazione di dati. Dati, di varia natura e provenienza, la cui trasduzione multimediale digitale in immagini e suoni dà luogo, mediante diverse tecnologie, a una grande varietà di esiti per moltissime finalità. Non si tratta più solo di modificare figurazioni referenziali, ottenute dal vero come nella fotografia e nel video, o di creare rappresentazioni 2D e 3D tramite software e dispositivi informatici. Ma di generare pattern multimediali dinamici, più o meno figurativi, evocativi, simulativi, artistici, a partire dalla manipolazione algoritmica di informazioni.
Questo processo di evoluzione delle immagini, e più in generale del panorama multimediale contemporaneo, verso la dimensione algoritmica e le applicazioni da Big Data, Intelligenza Artificiale, Deep Learning, dà luogo a una grande varietà di esempi e applicazioni.
Grazie alla plasticità di questi strumenti si aprono delle straordinarie possibilità nel campo dell’arte, nuove forme espressive, come la data art, basate sui dati e sulla loro modificazione, visualizzazione, autonomia e fruizione. Questi strumenti estendono anche le frontiere e le possibilità del design e della grafica. Nel contempo questo percorso solleva questioni sulla natura, l’uso, la manipolabilità, l’attendibilità e la sicurezza dei dati e delle informazioni.
Questa rassegna prende in considerazione immagini dinamiche, audiovisivi e installazioni suddividendoli in tre categorie:
Datascapes – figurazioni basate sulla visualizzazione di fenomeni, eventi, dati o generate da algoritmi, Big Data, applicazioni di Intelligenza Artificiale e Deep Learning.
Bodyscapes – interventi algoritmici, di varia natura, che creano rappresentazioni centrate sul corpo, realizzate a partire dal corpo, o che compongono l’immagine del corpo.
Landscapes – installazioni ambientali in cui la visualizzazione di dati, fenomeni e creazioni artistiche configurano uno spazio fisico, più o meno interattivo, percorribile dal pubblico.
Questa distinzione è funzionale a una logica espositiva. Le tre categorie presentano infatti numerosi punti di contatto e le opere spesso condividono tecnologie e modalità di fruizione.