Descrizione Progetto
Progetto Pasolini 2022
“Do artifacts have a politics?”
Attualità di Pasolini, il design e la pedagogia degli oggetti
Interviste del Prof. Arch. Giuseppe Marinelli De Marco
Questo lavoro nasce da una personale riflessione su un arco di pensieri direttamente o indirettamente collegati a Pier Paolo Pasolini e che portano ad una straordinaria analogia riscontrabile tra 2 periodi storici epocali.
Da un lato gli anni ’60 che con il consumismo hanno siglato il passaggio da un arcaico “popolo delle cose” al super efficiente e tecnologico “sistema degli oggetti” noto col nome di “società affluente”; l’altro, quello attuale, caratterizzato dal passaggio da “il sistema degli oggetti” alla “società in rete”.
Due mutazioni epocali, che rendono estremamente attuale la riflessione sulla celebre distinzione pasoliniana tra progresso e sviluppo. Allora rivolta al consumismo, ma che oggi potrebbe e dovrebbe essere rivolta a quello che viene chiamato il “pensiero unico”.
Se pertanto l’oggetto tende a sparire, dove si sposta la sua pedagogia, di cui, tra l’altro Pier Paolo Pasolini era un così attento critico?
Oggi come ieri riemerge la dualità pasoliniana tra “progresso e sviluppo”: cultura dell’esistenza o il mito di una crescita materiale illimitata?
Devono essere per forza contrapposte?
Questo lavoro include quattro interviste a quattro esperti:
- Prof. arch. Franco Purini – fra i più importanti architetti italiani, autore, scrittore, professore emerito di architettura
- Prof. Roberto Chiesi – autore, scrittore, conferenziere, responsabile del Centro Studi-Archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna
- Prof. Derrick de Kerckhove – fra i massimi esperti internazionali di media, new media e connettività digitale
- Dott.ssa Flavia Leonarduzzi – direttrice del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa (PN)
Questo progetto è frutto della collaborazione con l’Associazione culturale “Cinemazero” con cui, nel 2021, è nata una sinergia culturale cinema-design.
Cinemazero ha contribuito alla realizzazione tecnica delle interviste a Roberto Chiesi, Flavia Leonarduzzi e al direttore scientifico Marinelli, realizzando infine il montaggio del filmato, sintesi dell’operazione compiuta in memoria del grande maestro Pier Paolo Pasolini nel centenario della sua nascita.